Antica Trattoria della Rosin Tre Fontane

ristorante - ALBERGO

Antica trattoria della Rosin Genova

Specialità

Il nostro staff qualificato di professionisti specializzati nel settore vi seguirà attentamente in ogni vostra richiesta per soddisfare al meglio qualsiasi vostra esigenza.

Vi accompagneremo in un viaggio fatto di gusti e sapori alla riscoperta dei piaceri della gola e del palato!

L'Antica Trattoria Rosin di Tre Fontane è il luogo ideale per ristorarvi in qualsiasi momento della giornata, ed è perfetto per organizzare cerimonie e feste.

Minestrone

ricetta

minestrone da Rosin Montoggio

Mondare e lavare il sedano, le carote, i fagiolini e la zucchina; sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti insieme alle altre verdure. Mondare e affettare al velo la cipolla e il porro; sbucciare e dividere a metà l'aglio.

Portare a ebollizione 2 lt. di acqua, salare, immergervi tutte le verdure, i piselli, i fagioli e le foglie di scarola o borragine. Condire con 2 cucchiai di olio, aggiungere i pomodori a tocchetti, un cucchiaio di prezzemolo, coprire e lasciare sobbollire per circa 2 ore. Unire gli spaghettini e completare la cottura.

Aggiungere il pesto al minestrone già tiepido o freddo, perché il basilico teme il calore.

Torta Pasqualina

ricetta

Torta pasqualina Antica Trattoria da Rosin Montoggio Genova

Torta Pasqualina è il nome di una torta, solitamente salata, tipica della Liguria (più precisamente del Genovesato) che viene preparata anche in altre località d'Italia con caratteristiche differenti (talvolta anche in versione dolce). Cotta al forno, è tipica del tempo pasquale.

Si prepara stendendo sfoglie sottilissime di pasta preparata con farina e olio di oliva (senza lievito).

La sfoglia ricavata che servirà per il fondo deve essere più grande del tegame, e, in questa fase della preparazione, pendere fuori dal recipiente. Vi stendono due sfoglie, l'una sull'altra. Indi si versa il ripieno, preparato con spinaci, bietole o carciofi (d'obbligo il carciofo spinoso violetto di Albenga) affettati sottilmente e passati in padella con un po' d'olio o burro, con aglio, uova, formaggio grattugiato, sale, noce moscata, quagliata (prescinseua) in lingua ligure) e maggiorana fresca tritata.

Nel ripieno si praticano, con l'aiuto di un cucchiaio, alcuni incavi nei quali vengono fatte cadere alcune uova intere; diventeranno sode con la cottura della torta. Su ogni uovo si può mettere un po' di sale, pepe e burro.


La tradizionale torta pasqualina è fatta solo con le bietole; nel periodo pasquale i carciofi un tempo non erano a buon mercato.

Si stendono quindi le sfoglie superiori, almeno due, sottilissime, tra l'una e l'altra, unte per evitare che si attacchino tra loro, si soffia con l'aiuto di una cannuccia, in maniera da creare all'interno una camera d'aria. E si rimboccano sul bordo del tegame insieme a quella inferiore, creando una festonatura decorativa. Si cuoce nel forno. La torta a fine cottura avrà un gradevole aspetto di pienezza.

La torta pasqualina è tipica del periodo pasquale. Rappresenta il clou del pranzo pasquale e in passato era l'apoteosi dell'abilità delle casalinghe, che leggendariamente si narra riuscissero a sovrapporre sino a trentatré sfoglie in omaggio agli anni di Cristo.

Una variante per altri periodi prevede l'uso delle bietole o di altra verdura al posto dei carciofi.

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